Teatro Carcano

Inaugurato nel 1803 in corso di Porta Romana 63 a Milano, il Teatro Carcano era inizialmente un teatro d’élite.

Il Teatro Carcano nell'Ottocento (immagine tratta dal volume "I teatri di Milano")
Il Teatro Carcano nell’Ottocento (immagine tratta dal volume “I teatri di Milano”)

Il suo pubblico era composto soprattutto da appartenenti all’alta borghesia e alla nobiltà meneghina, che apprezzavano la sua programmazione lirica e concertistica di livello:

Una serata memorabile fu quella del 15 ottobre 1813 nel corso della quale Niccolò Paganini venne proclamato “primo violinista del mondo”: le sue Streghe – scrisse un cronista – sbalordirono e intontirono.
Sul palcoscenico del Carcano passarono, negli anni, le più grandi dive della lirica, dalla Pasta alla Malibran.

Giuditta Pasta tenne a battesimo prima Anna Bolena di Donizetti e poi, la sera del 6 marzo 1831, La Sonnambula composta da Bellini, a Milano, in due mesi. Dopo Beatrice di Tenda, altra primizia belliniana, ecco Maria Malibran legare il suo nome (siamo nel 1833) a celebri edizioni di Norma e de La Sonnambula.1Manzella, Domenico e Pozzi, Emilio, I teatri di Milano, Milano, Mursia, 1971, p. 75.

Copertina dello spartito di una canzone della rivista "Nella luna" al Teatro Carcano (dall'archivio del Conservatorio di Musica "Giuseppe Verdi" di Milano)
Copertina dello spartito di una canzone della rivista “Nella luna” al Teatro Carcano (dall’archivio del Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Milano)

Il teatro sopravvisse senza troppi problemi al periodo della seconda dominazione austriaca, seguendo anche il cambiamento dei gusti del suo pubblico. Agli appuntamenti musicali si aggiunsero anche gli spettacoli di prosa e le esibizioni circensi.

Forte del successo di Se sa minga al Teatro Fossati, nel 1868 giunse al Carcano Antônio Carlos Gomes con una nuova rivista: Nella luna, con musiche di Gomes e testi di Eugenio Torelli-Viollier (il primo, nel 1870, diede il via alla sua carriera nell’opera lirica con Guarany alla Scala; il secondo, che al tempo era giornalista di cronaca e critico teatrale, nel 1876 ideò e co-fondò il Corriere della Sera).

Il 6 febbraio 1893 il Carcano ospitò la prima della pièce drammatica El nost Milan di Carlo Bertolazzi (non un successo immediato, ma un’opera fondamentale riproposta da Giorgio Strehler al Piccolo nel 1955-56).

L’anno seguente, Bertolazzi tornò con uno dei primi esempi di rivista dialettale milanese:

Nel 1894, ecco che un autentico grande attore del teatro dialettale milanese, comico irresistibile, Davide Carnighi, porta al successo la produzione di Carlo Bertolazzi e dei fratelli Pozza2Si tratta di Francesco e Giovanni Pozza, fondatore e direttore del Guerin Meschino il primo, critico teatrale del Corriere della Sera il secondo.. In quei tempi, quella rivista ha fatto veramente epoca: El sogn de Milan.
Repliche per mesi e mesi con spostamenti programmati, dall’iniziale Teatro Carcano ad altri teatri della città e con continue edizioni aggiornate sui fatti e avvenimenti che nel frattempo accadevano.3Pretini, Giancarlo, Spettacolo leggero: dal music-hall, al varietà, alla rivista, al musical, Udine, Trapezio libri, 1997, p. 106.

Dopo questa parentesi, Bertolazzi tornò alle commedie tradizionali, come El clarinett (1896, scritta con Francesco Pozza e interpretata da Edoardo Ferravilla e Dina Galli).

Il Teatro Carcano nel 1913 (immagine tratta dal volume "Il sistema teatrale a Milano")
Il Teatro Carcano nel 1913 (immagine tratta dal volume “Il sistema teatrale a Milano”)

Il Carcano subì una chiusura di quasi dieci anni, dal 1904 al 1913, quando poi riaprì in gran parte restaurato. In cartellone figuravano soprattutto spettacoli di prosa, con pochissime e non rilevanti concessioni allo spettacolo leggero.

Nel ’46 chiuse nuovamente, per poi riaprire due anni dopo, dotato anche di impianto di proiezione cinematografica. Le proposte per il pubblico erano soprattutto film e avanspettacolo, che in un primo tempo si alternavano anche a operetta e lirica.

Nel 1969 il cinema ebbe la meglio e, dopo alcune opere di ammodernamento, il Teatro Carcano diventò Cinema Arcadia4F.M., “Scompare il glorioso teatro Carcano”, Corriere della Sera, 19.9.1969, p. 8..

Negli anni ’80, la sala cessò l’attività cinematografica e tornò a essere Teatro Carcano.


In cartellone

Selezione5L’elenco, che non ha pretese di esaustività, è compilato sulla base della consultazione dei quotidiani dell’epoca e dei volumi Le stelle del varietà (di Angelo Olivieri e Alberto Castellano, Gremese Editore, 1989) e Sessappiglio, gli anni d’oro del teatro di rivista (di Morando Morandini, Edizioni Il Formichiere, 1978). dei titoli di avanspettacolo in cartellone al Teatro Carcano dal 1949 al 1963.

1949-50
Il mago di Milano, di M. Luciani, con Tino Scotti, Franca Rame, Gino Franzi

1959-60
Guardatele ma non spogliatele, di Faele, Antonio Amurri, con Tonini Nava, Renzo Vanni
E i papaveri stanno a guardare, di Franco Giusti, con Franco Giusti, Anna Maria Moreno, Alda Sileni

1961-62
Olimpiade di donne, con Macario, Elena Cibotto, Nino Donato
Chiamate… Agnello il leone!, con Aurelio Aureli, Erika Bettelli

1962-63
Il becco giallo, con Sergio Parlato, Alda Sileni


Note

Note
1 Manzella, Domenico e Pozzi, Emilio, I teatri di Milano, Milano, Mursia, 1971, p. 75.
2 Si tratta di Francesco e Giovanni Pozza, fondatore e direttore del Guerin Meschino il primo, critico teatrale del Corriere della Sera il secondo.
3 Pretini, Giancarlo, Spettacolo leggero: dal music-hall, al varietà, alla rivista, al musical, Udine, Trapezio libri, 1997, p. 106.
4 F.M., “Scompare il glorioso teatro Carcano”, Corriere della Sera, 19.9.1969, p. 8.
5 L’elenco, che non ha pretese di esaustività, è compilato sulla base della consultazione dei quotidiani dell’epoca e dei volumi Le stelle del varietà (di Angelo Olivieri e Alberto Castellano, Gremese Editore, 1989) e Sessappiglio, gli anni d’oro del teatro di rivista (di Morando Morandini, Edizioni Il Formichiere, 1978).