Piccolo Teatro

Inaugurato il 14 maggio 1947, il Piccolo non è tra i luoghi milanesi ad aver ospitato spesso e regolarmente l’intrattenimento leggero.

Eppure quei pochi spettacoli di questa tipologia che vi sono stati messi in scena hanno un’importanza tale in questa ricerca (e una leggerezza che non è mancanza di riflessione) che anche il teatro di via Rovello 2 deve essere compreso nell’elenco.

Non è questa la sede per approfondire tutti gli aspetti storici, sociali, artistici e culturali relativi al Piccolo, ma è comunque necessario un sunto per capire la base da cui prese forma e si sviluppò il progetto:

Dalle premesse di Paolo Grassi […] prende le mosse una istituzione che introduce nel costume e nella vita teatrale una nuova concezione, un nuovo pubblico, un nuovo principio: il servizio pubblico per le classi popolari e avanzate, senza intenti speculativi o divistici. Dalle premesse di Giorgio Strehler prende le mosse una pagina nuova del teatro italiano che incise sulla cultura e sul costume: teatro per la realtà, per gli uomini che vogliono modificarla, senza evasioni accademiche o frivole.1Manzella, Domenico e Pozzi, Emilio, I teatri di Milano, Milano, Mursia, 1971, p. 198.

Da sinistra, Dario Fo, Giustino Durano, Franco Parenti e il cast de "Il dito nell'occhio" al Piccolo Teatro nel 1953 (foto tratta dal volume “Spettacolo leggero: dal music-hall, al varietà, alla rivista, al musical”)
Da sinistra, Dario Fo, Giustino Durano, Franco Parenti e il cast de “Il dito nell’occhio” al Piccolo Teatro nel 1953 (foto tratta dal volume “Spettacolo leggero: dal music-hall, al varietà, alla rivista, al musical”)

Nel 1953, sul palcoscenico del Piccolo arrivò Il dito nell’occhio, del trio composto da Dario Fo, Giustino Durano e Franco Parenti (qui autori, attori e registi): uno spettacolo che rompeva i canoni della rivista tradizionale, conservandone la struttura a sketch, ma abbandonandone i fronzoli e i facili ammiccamenti in favore di un’ironia sferzante con elementi di satira.

I componenti del Teatro dei Gobbi, ovvero Franca Valeri, Vittorio Caprioli e Alberto Bonucci, in "Carnet de notes", in scena nel '52 prima al Piccolo e poi al Nuovo (immagine tratta dal volume “Spettacolo leggero: dal music-hall, al varietà, alla rivista, al musical” di G. Pretini)
I componenti del Teatro dei Gobbi, ovvero Franca Valeri, Vittorio Caprioli e Alberto Bonucci, in “Carnet de notes”, in scena nel ’52 prima al Piccolo e poi al Nuovo (immagine tratta dal volume “Spettacolo leggero: dal music-hall, al varietà, alla rivista, al musical” di G. Pretini)

Non a caso venne definita “rivista di cervello” o, più spesso, “rivista da camera“, come i due Carnet de notes del Teatro dei Gobbi (Franca Valeri, Alberto Bonucci e Vittorio Caprioli), che precedettero di quasi due anni l’esperimento del Piccolo. Esperimento peraltro riuscito, visto che ebbe un suo seguito nel 1954 con Sani da legare, sempre con Fo, Durano e Parenti.

A proposito de Il dito nell’occhio, l’indomani della prima, il quotidiano La Notte mise in luce il contributo del “quarto autore”:

il mimo Jacques Lecoq cui si deve – forse – quel che c’è di più intellettualistico ma anche di più originale nella rivista. S’è parlato di commedia dell’arte di teatro dei Funambules; saranno esagerazioni critiche ma gli accostamenti hanno una loro ragion d’essere. […] È attraverso la stilizzazione pantomimica che Il dito nell’occhio arriva più di una volta alla satira o almeno a una parodia gustosa, densa di lieviti e di allusioni felici.2Morandini, Morando, Sessappiglio, gli anni d’oro del teatro di rivista, Milano, Edizioni Il Formichiere, 1978, p. 53.

Dopo Il dito nell’occhio e Sani da legare, Fo, Durano e Parenti presero ognuno direzioni differenti. Nel decennio successivo, il Piccolo ospitò ancora, per quanto raramente, alcune riviste da camera.


Video

Scene tratte da Il dito nell’occhio, al Piccolo nella stagione ’52/’53 (La settimana Incom 01047 del 22/01/1954).
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In cartellone

Selezione3L’elenco, che non ha pretese di esaustività, è compilato sulla base della consultazione dei quotidiani dell’epoca e dei volumi Le stelle del varietà (di Angelo Olivieri e Alberto Castellano, Gremese Editore, 1989) e Sessappiglio, gli anni d’oro del teatro di rivista (di Morando Morandini, Edizioni Il Formichiere, 1978). degli spettacoli di rivista da camera in cartellone al Piccolo Teatro di Milano dal 1952 al 1964.

1951-52
Carnet de notes, di e con il Teatro dei Gobbi (Vittorio Caprioli, Franca Valeri, Alberto Bonucci)

1952-53
Il dito nell’occhio, di Dario Fo, Giustino Durano, Franco Parenti, con Dario Fo, Giustino Durano, Franco Parenti, Giancarlo Cobelli, Maria Palumbo, Ignazio Colanghi, Camillo Milli

1953-54
Sani da legare, di Dario Fo, Giustino Durano, Franco Parenti, con Dario Fo, Giustino Durano, Franco Parenti, Giancarlo Cobelli, Camillo Milli, Jole Fierro

1954-55
Italia sabato sera, di Agostino Contarello, regia di Franco Parenti, con Fanfani, Tarascio, Graziosi

1956-57
I pallinisti, di Marcello Ciorciolini, Sergio Sollima, con Franco Parenti, Giusi Raspani Dandolo, Renzo Palmer

1961-62
Un cannone per Mariù, di Gianfranco Fusco, con Giancarlo Cobelli, Didi Perego

1963-64
Can can degli italiani, di Silvano Ambrogi, Ennio Flaiano, Umberto Eco, con Giancarlo Cobelli, Maria Monti, Gigi Proietti


 

Note

Note
1 Manzella, Domenico e Pozzi, Emilio, I teatri di Milano, Milano, Mursia, 1971, p. 198.
2 Morandini, Morando, Sessappiglio, gli anni d’oro del teatro di rivista, Milano, Edizioni Il Formichiere, 1978, p. 53.
3 L’elenco, che non ha pretese di esaustività, è compilato sulla base della consultazione dei quotidiani dell’epoca e dei volumi Le stelle del varietà (di Angelo Olivieri e Alberto Castellano, Gremese Editore, 1989) e Sessappiglio, gli anni d’oro del teatro di rivista (di Morando Morandini, Edizioni Il Formichiere, 1978).