Teatro Trianon – Mediolanum

Il Teatro Trianon venne fondato nel 1903 nell’edificio del prestigioso Albergo del Corso (o Corso Hôtel) al civico 15 di corso Vittorio Emanuele II a Milano.

Questo caffè-concerto era strutturato su due livelli: al pian terreno c’era la parte con i tavolini e il palco, mentre nel sotterraneo c’era il cosiddetto Pavillon Doré, una sorta di tabarin, un ritrovo per chi voleva intrattenersi e brindare con gli artisti dopo lo spettacolo.

Durante l’estate, il Trianon spostava i suoi spettacoli nel giardino dell’edificio diventando, appunto, Trianon-Giardino.

Il progetto dell’edificio in stile liberty era degli architetti Giacomo Santamaria e Angelo Cattaneo. Quest’ultimo era responsabile anche della parte interna del teatro, caratterizzata oltre che dagli elementi floreali anche da un’innovativa balconata che poteva ospitare numerose persone. La dominanza del colore rosa negli arredi gli valse il nomignolo di “bombonera”1Piantanida, Sandro, I caffè di Milano, Milano, Mursia, 1969, p. 219.

Una pubblicità del Teatro Trianon firmata da Mario Delitala, uno dei più grandi incisori italiani del Novecento.
Una pubblicità del Teatro Trianon firmata da Mario Delitala, uno dei più grandi incisori italiani del Novecento.

L’ideatore del Trianon fu il Cavalier Achille Mauri, brillante impresario teatrale che a Roma gestiva anche il Teatro Argentina e l’Apollo (ora Teatro Eliseo), che con la sala milanese condivideva la programmazione. Il Cavalier Mauri fu anche l’ideatore di un’ulteriore attrazione riservata al Pavillon: un pittore che, ogni sera, improvvisava grandi ritratti e caricature di persone scelte tra il pubblico2Ramo, Luciano, Storia del Varietà, Milano, Garzanti, 1956, p. 73.

La prima versione del Trianon: café-chantant con tavolini e una spaziosa balconata.
La prima versione del Trianon: café-chantant con tavolini e una spaziosa balconata.

Il Trianon ospitò soprattutto il varietà, ma anche il teatro di rivista e la prosa. Vi fecero tappa anche i Futuristi in una serata storica per il loro movimento:

La compagnia “Il Nuovo Teatro Futurista” esordì al Trianon di Milano l’11 gennaio 1924, rappresentando Aniccham del 2000 di Depero e Casavola, Psicologia di macchine di Prampolini e Mix, testi di teatro sintetico o “della sorpresa”, inframmezzati da dizione di versi, discorsi, interventi polemici […]. Agivano sul palcoscenico, con Rodolfo de Angelis e Diana Max Gill, F. T. Marinetti […].3Viazzi, Glauco in AAVV, Marinetti futurista, Guida Editori, 1977, p. 70

Programma di una serata al Trianon di Milano con Peppino Villani, Anna Fougez e Lucia Maiorano
Programma di una serata al Trianon di Milano con Peppino Villani, Anna Fougez e Lucia Maiorano

Alla storia passò anche una serata del 1934: quella in cui il pubblico ascoltò per la prima volta i versi «O mia bella Madonina, che te brillet de lontan» della canzone La Madonnina di Giovanni D’Anzi. Ecco come nacque il popolare brano, nel racconto dell’autore stesso:

Al Trianon stavano rappresentando uno spettacolo composto da compagnie romane e napoletane. La vedette era Linda Pini, un’attrice del cinema di quegli anni. Mi venne l’idea di scrivere una canzone in milanese da far inserire a sorpresa nel finale di quello spettacolo romano-partenopeo. Andai a casa, alle 3 di notte i in un quarto d’ora buttai giù La Madonnina. Tre sere dopo fu inserita nel finale e lo scherzo fu preso sul serio.4Manzella, Domenico, Pozzi, Emilio, I teatri di Milano, Milano, Mursia, 1971, p. 146

Il Trianon dopo gli interventi del 1938, con una platea da teatro.
Il Trianon dopo gli interventi del 1938, con una platea da teatro.

Nel 1938 il Trianon fu oggetto di alcuni interventi strutturali per andare incontro alle esigenze tecniche degli spettacoli di prosa. Ai mutamenti sostanziali vennero uniti anche quelli formali: in linea con l’autarchia linguistica voluta dal regime fascista, il teatro venne ribattezzato Mediolanum (questo perché, nella medesima area, nella seconda metà dell’Ottocento vi sorgeva il Teatro Milanese fondato da Cletto Arrighi).

Il Mediolanum aveva una programmazione ancora più eclettica: se prima era comunque il varietà a farla da padrone, ora il cartellone proponeva in modo equilibrato spettacoli di rivista, prosa e operetta.

Locandina di "Molto bene signor Prott" al Teatro Mediolanum (immagine tratta dal volume "Follie del varietà")
Locandina di “Molto bene signor Prott” al Teatro Mediolanum (immagine tratta dal volume “Follie del varietà”)

Nel 1943, durante i bombardamenti su Milano, l’edificio che ospitava il Mediolanum subì numerosi danni che lo resero parzialmente inagibile: l’hotel andò distrutto, ma il teatro al piano terra e il sotterraneo si salvarono, come anche parte della facciata liberty (che venne poi ricollocata, con alcune modifiche, sull’attuale Palazzo della Società Reale Mutua di Assicurazioni, al civico 8 di piazza San Paolo, poi piazza del Liberty). Nell’immediato dopoguerra si decise comunque di proseguire a utilizzare il teatro, benché malmesso. Il sotterraneo divenne invece Cinema Mediolanum.

Dal 1945, Milano accolse l’immigrazione degli italiani provenienti dal sud. Questo portò il teatro di corso Vittorio Emanuele II a sviluppare un’attenzione, già manifestata in passato, al repertorio soprattutto partenopeo. Come nel caso di Napoli milionaria, Questi fantasmi e Filomena Marturano, tre commedie di Eduardo De Filippo che proprio al Mediolanum fecero il loro debutto al Nord.

Nel 1954 l’edificio del teatro e del cinema Mediolanum venne demolito per far posto alla Galleria De Cristoforis con, al suo interno, il cinema Apollo.

Nei suoi cinquant’anni di storia, il Trianon/Mediolanum ospitò numerosi artisti: dalle stelle del varietà come Gino Franzi, Lydia Johnson, Anna Fougez, Isa Bluette, Nicola Maldacea, Odoardo Spadaro, Ettore Petrolini (nel 1908, al suo ritorno dalla prima tournée in Sud America, ma anche nel 1914 con Maria Campi, l’inventrice della “mossa”5Anonimo, “Campi e Petrolini al Trianon”, Corriere della Sera, 22 febbraio 1914, p. 6), ai grandi della rivista come Walter Chiari e Marisa Maresca, Ugo Tognazzi, le sorelle Nava, Gino Bramieri, Wanda Osiris, Rascel e molti altri.

 


In cartellone

Selezione6L’elenco, che non ha pretese di esaustività, è compilato sulla base della consultazione dei quotidiani dell’epoca e dei volumi Le stelle del varietà (di Angelo Olivieri e Alberto Castellano, Gremese Editore, 1989) e Sessappiglio, gli anni d’oro del teatro di rivista (di Morando Morandini, Edizioni Il Formichiere, 1978). degli spettacoli di varietà, rivista e commedie musicali in cartellone al Teatro Trianon – Mediolanum di Milano dal 1935 al 1952.

1928-29
Trionfo italico, con la Compagnia della rivista italiana di Anna Fougez, René Thano

1929-30
Revue Jazz, di Nuto Navarrini, con Isa Bluette, Nuto Navarrini, Federico Amendola

1935-36
La rivista sotto processo, di Nuto Navarrini, con Isa Bluette, Nuto Navarrini, Maria Campi
Febbre gialla, di Nuto Navarrini, Bel Ami, con Isa Bluette, Nuto Navarrini

1936-37
Pioggia di stelle, di Bel Ami, con Macario
La società delle canzoni, di Nelli, Mario Mangini, con Anna Fougez, Gennaro Pasquariello, Vincenzo Scarpetta
Le Olimpiadi del buonumore, di Ripp, Bel Ami, con Isa Bluette, Nuto Navarrini
Questa è la verità, di Alfredo Bracchi, Nuto Navarrini, Sandro Dansi, con Isa Bluette, Nuto Navarrini

1937-38
Se fossi ricco, di A. Marchionne, Renzi Riccardo, con Riccardo Billi, Clely Fiamma
Due dozzine di cose malfatte, di Alfredo Bracchi, Sandro Dansi, con Riccardo Billi, Clely Fiamma
Il grattacielo n. 13, di Ripp, con Sandra Ravel, Lidia Maresca, Angela Ippaviz
La voce del pedone, di Ortenzi, Cherubini, con Riccardo Billi, Clely Fiamma

1938-39
Il ratto delle cubane, di Bel Ami, Dino Stella, Nuni, con Isa Bluette, Nuto Navarrini, Delia Lodi, Bruno e Brani
Follie d’America, di Anacleto Francini, con Macario, Wanda Osiris, Carlo Rizzo, Steffy O’Ville
L’ultimo Tarzan, di Totò, con Totò, Clely Fiamma, Olivia Fried
20 donne e un cameriere, di Marmar, con Macario, Wanda Osiris, Carlo Rizzo, Enrica Sandri, Anna Vongi

1939-40
30 giorni ha novembre, di P. Dieffe, con Fanfulla, Sorelle Di Fiorenza
Un ragazzo in gamba, di Letico, Cotone, con Renato Rascel, Elena Gray
Al Pappagallo, di Angelo Nizza, Riccardo Morbelli
Devo dirti una cosa, di Letico, Renato Maddalena, con Renato Maddalena, Gorni Kramer
Bonosmania, di Giovanni D’Anzi, con I Bonos

1940-41
Ultima edizione, di Aldo Rubens, con Letizia Gissi, Cele Abba, Mary Ditrix
Donne in tutte le salse, di Paladini, Benini, Gori, con Angela Ippaviz, Marisa Maresca
Con le donne non si scherza, di Bel Ami, con Compagnia Testa, Enrica Sandri
Se ne vedono delle belle, di Bolzanella, con Carlo Dapporto, Erica Bacci, Romeo e Fiorita
Non c’è niente di male, di Angelo Frattini, Marcello Marchesi, con Maria Donati, Renato Mariani, Steffi Ville, Ebe De Paulis, Armando Fineschi
Qualche volta succede così, di Alfredo Polacci, Santoviero, con Maria Donati, Guido Fineschi, Aldo Fabrizi, Tamara Beck
Secondo come si prende, di Vincenzo Rovi, con Lia Carini, Lusy Von Nagy, Angela Ippaviz

1941-42
Ore 9, lezione per tutti, di N. Geri, con Paola Borboni, Fratelli De Rege, Vando

1942-43
Lascia che il cuore canti, di Bellini, con Meme Bianchi, Peppino Mendes
Se parlasse questa penna, di Calandrino, Giovanni Manca, con Fratelli De Rege, Marisa Maresca, Fausto Tommei

1943-44
Gambe al vento, di Nuni, con Nuto Navarrini, Vera Rol
Il diavolo nella giarrettiera, di Nuto Navarrini, Alfredo Bracchi, Giovanni D’Anzi, con Nuto Navarrini, Vera Rol, Enrica Sandri
Canzonette, che passione!, di Romolo Costa, con Ernesto Bonino, Vando, Tamara Beck
Cioccolatini, che passione!, di Rivolo, con Aldo Masseglia, Nuccia Natali
La taverna della canzone, con Valdemaro
Il bazar delle illusioni, di Alfredo Polacci, Giovanni D’Anzi, con Odoardo Spadaro, Luigi Cimara, Marisa Maresca

1944-45
Cosa succede a Porta Romana?, di Alfredo Bracchi, Giovanni D’Anzi, con Vando, Luciano Tajoli, Silvana Fioresi
Gli allegri cadetti di Riva Fiorita, di Nuto Navarrini, Alfredo Bracchi, Dino Gelich, con Nuto Navarrini, Vera Rol
Quando la città canta, di Marcello Marchesi, con Ernesto Bonino, Gorni Kramer
Ohilalà, di Marcello Marchesi, con Carlo Dapporto, Marisa Maresca
Biancaneve, i 7 nani e le 7 sorelline, di Giovanni Manca, con Arturo Testa, Wilma De Angelis, Marisa Benecci, Lino Robi, Robertino
Sogni d’amore, di Mac, con Giulio Stival, Lilla Brignone, Roberto Villa, Lia Origoni
Viva le donne, di Dino Gelich, Rolando, con Renato Mariani, Ugo Tognazzi, Erika Sandri
Vestiti su misura, di Vittorio Gassman, V. Massoni, con Vittorio Gassman, Tino Carraro, Laura Adani, Ernesto Calindri

1945-46
Venticello del Sud, di Nelli, Mario Mangini, con Nino Taranto, Dolores Palumbo, Marisa Merlini, Massimo Serato, Harry Feist
Evviva Fra Diavolo, di Dino Falconi, con Renato Rascel, Tina De Mola, Lilla Brignone
Il conte dei sospiri, di Dino Gelich, con Ernesto Bonino, Erika Sandri, Giorgio De Rege
Viva la liberty, di di-gi-erre, con Virgilio Riento, Pina Renzi, Fausto Tommei, Alda Mangini

1946-47
Bocca baciata, di Dino Gelich, con Ugo Tognazzi, Minas
La par ona storia, di Clerici, Parioli, Villa, con Pina Renzi, Marisa Merlini, Ermanno Roveri

1947-48
100 di queste donne, con Macario, Ugo Tognazzi, Sorelle Nava
Simpatia, di Marcello Marchesi, con Walter Chiari, Alda Mangini, Vittorio Caprioli, Mimmo Ferrara
Col naso lungo e le gambe corte, di Nelli, Mario Mangini, con Nino Besozzi, Mario Riva, Diana Dei, Paola Orlowa, Gino Franzi
Metti l’occhio al buco, di Fausto Pantosti, con Chiaretta Gelli, Franco Sportelli, Franco Coop

1948-49
Il bilione in bicicletta, di Age, Marcello Marchesi, Steno, con Clelia Matania, Carlo Campanini, Riccardo Billi, Silvio Gigli, Quartetto Cetra
Allegro, di Marcello Marchesi, con Marisa Maresca, Walter Chiari, Galeazzo Benti, Alda Mangini, Pamela Palma, Ray Martin, Guglielmo Barnabò

1949-50
Finestra sulle stelle, di Fausto Pantosti, con Antonio Gandusio, Valentina Jenner, Mario Carotenuto
Palaferiamon, di Mario Amendola, Ruggero Maccari, con Nuto Navarrini, Vera Rol, Sorelle Di Fiorenza, Achille Togliani
Burlesco, di Marcello Marchesi, con Walter Chiari, Marisa Maresca
Serenata, di Mario Amendola, Ruggero Maccari, con Pietro De Vico, Mara Landi, Achille Togliani
Sono tanti i perché di Milano, di M. Magni, con Pina Renzi, Fausto Tommei

1950-51
Il mondo è femmina, di Mario Amendola, Ruggero Maccari, con Nuto Navarrini, Vera Rol, Jole Bacchi, Sorelle Di Fiorenza
Al Grand Hotel, di Garinei & Giovannini, con Elena Quirici, Geo Dorlis
Gildo, di Marcello Marchesi, Mario Amendola, Ruggero Maccari, con Walter Chiari, Miriam Glori, Franco Parenti, Giacomo Furia, Rosalia Maggio
El Peppin, di Giovanni Manca, con Nuto Navarrini, Elena Quirici, Alda Murer, Vando
Scandalo al Mediolanum, con Nuto Navarrini, Vera Rol, Isa D’Arpa

1951-52
I capricci di Venere, di Dino Gelich, con Conchita Montez, Gino Bramieri
E gli uomini stanno a guardare, di Alfredo Bracchi, con Rosy Barsony, Pamela Palma, Adriana Serra, Franco Pucci, Giulio Marchetti, Giorgio De Vico
La… tintura di castità, di Gori, Catalani, con Rita Randi, Nino Terzo, Maria Palumbo, Rino Salviati


 

Note

Note
1 Piantanida, Sandro, I caffè di Milano, Milano, Mursia, 1969, p. 219
2 Ramo, Luciano, Storia del Varietà, Milano, Garzanti, 1956, p. 73
3 Viazzi, Glauco in AAVV, Marinetti futurista, Guida Editori, 1977, p. 70
4 Manzella, Domenico, Pozzi, Emilio, I teatri di Milano, Milano, Mursia, 1971, p. 146
5 Anonimo, “Campi e Petrolini al Trianon”, Corriere della Sera, 22 febbraio 1914, p. 6
6 L’elenco, che non ha pretese di esaustività, è compilato sulla base della consultazione dei quotidiani dell’epoca e dei volumi Le stelle del varietà (di Angelo Olivieri e Alberto Castellano, Gremese Editore, 1989) e Sessappiglio, gli anni d’oro del teatro di rivista (di Morando Morandini, Edizioni Il Formichiere, 1978).