Teatro Lirico Giorgio Gaber

Il Teatro Lirico di Milano riaprirà nel 2021/2022 con il nuovo nome Teatro Lirico Giorgio Gaber. Negli anni è stato uno dei templi della prosa, della rivista, dell’operetta, ma anche luogo di un cupo evento storico.

Nato nel 1894 dal restauro del Teatro alla Cannobiana (1779-1893), il Teatro Lirico Internazionale venne creato da Edoardo Sonzogno con l’intento di farne il luogo deputato alla messa in scena delle opere pubblicate dalla sua casa editrice musicale.

La programmazione alternava al melodramma anche la prosa, ospitando tra le altre anche la prima assoluta de La figlia di Jorio di Gabriele D’Annunzio, il 2 marzo 1904.

Cinema e soprattutto operetta

Complice la nuova gestione della Società Suvini-Zerboni, che a Milano arrivò a possedere o gestire contemporaneamente sette teatri (e che diede poi origine alla storica editrice musicale), nei primi anni del Novecento il Lirico cominciò a dare spazio anche a spettacoli d’altro tipo.

Il teatro venne anche attrezzato per la proiezione cinematografica e ospitò così la prima (in contemporanea con Torino) del film Cabiria di Giovanni Pastrone, il 18 aprile 1914. Poi ospitò sempre più frequentemente l’operetta.

Una delle dive del genere che calcarono maggiormente il palco del Teatro Lirico fu Nella Regini, interprete di lavori come Il paese dei campanelli (libretto di Carlo Lombardo, musica di Lombardo e Virgilio Ranzato).

"Al Cavallino Bianco" al Teatro Lirico di Milano nel 1931 (immagine tratta da “Spettacolo leggero: dal music-hall, al varietà, alla rivista, al musical”)

“Al Cavallino Bianco” al Teatro Lirico di Milano nel 1931 (immagine tratta da “Spettacolo leggero: dal music-hall, al varietà, alla rivista, al musical”)

Al Cavallino Bianco

Milly fu invece applaudita alla prima italiana di Al Cavallino Bianco (Im weißen Rößl, libretto di Hans Müller-Einigen e Erik Charell, testi di Robert Gilbert, musica di Ralph Benatzky), il 3 novembre 1931.

Quest’ultima ricoprì un ruolo fondamentale nell’ulteriore apertura del Lirico allo teatro leggero. Innanzitutto perché i produttori erano i fratelli viennesi Arthur ed Emil Schwarz (da noi conosciuti come Arturo ed Emilio), che dall’Austria portarono in Italia numerosi spettacoli di gusto più internazionale.

In secondo luogo perché la struttura di Al Cavallino Bianco era a metà strada tra l’operetta in senso stretto e la rivista. Complice anche il fatto che nell’edizione del 1935 uno dei personaggi era interpretato dal giovane e scatenato Rascel, la strada per l’intrattenimento leggero al Teatro Lirico era aperta.

Fu nel 1929, con l’arrivo in Italia della compagnia viennese dei fratelli Schwarz […], che il teatro di varietà e d’operetta furono detronizzati.

Gli autori e gli impresari si ispirarono al modello viennese e misero in scena riviste più impegnate con costumi e scenari costosi ed artisti ingaggiati dal teatro d’arte varia e dall’operetta e perfino dal teatro di prosa, allettati, questi ultimi, dal guadagno che offriva loro un genere di teatro così moderno ed originale.1Possenti, Francesco, I teatri del primo Novecento, Roma, Lucarini, 1984, p. 102

Dorian Gray nel gennaio del ’55 al Teatro Lirico di Milano in “Passo doppio” (immagine tratta dal volume “Sentimental” di Cirio e Favari)

Dorian Gray nel gennaio del ’55 al Teatro Lirico di Milano in “Passo doppio” (immagine tratta dal volume “Sentimental” di Cirio e Favari)

Va detto comunque che al Lirico la prosa la faceva ancora da padrona, soprattutto quella che, indirettamente, poteva elogiare il modello dell’italiano dai valori fascisti. Talvolta lo spettacolo cedette il passo alla realtà (come nel 1938, quando un incendio danneggiò il teatro, riaperto poi nel ’39 in seguito al restauro dell’architetto Antonio Cassi Ramelli) e alla Storia. Nel 16 dicembre 1944 Benito Mussolini vi tenne il suo ultimo comizio, conosciuto come il Discorso della riscossa (ripreso dall’Istituto Luce).

Il secondo dopoguerra

In seguito alla Liberazione, lo spettacolo leggero torna a essere più presente al Lirico di quanto non fosse durante il ventennio.

La svolta è in un certo senso rappresentata dal ritorno a Milano delle locandine con il nome di Wanda Osiris e non più Vanda Osiri  (come invece esigeva l’autarchia linguistica degli anni precedenti).

Così, oltre alla Wandissima, negli anni ’50 sfilarono in passserella al Lirico artisti come Macario, Carlo Dapporto, ancora Rascel, Ernesto Calindri, Lauretta Masiero, Gino Bramieri, Delia Scala, Ugo Tognazzi e molti altri.

Garinei e Giovannini

Diversi spettacoli di cui questi erano protagonisti portavano la firma di Garinei e Giovannini, che nel decennio successivo riuscirono a “far crescere” la rivista per farla diventare commedia musicale.

Ma non solo: nel 1955 G & G furono anche i fautori di uno dei primissimi quiz della TV italiana, Duecento al secondo, condotto da Mario Riva e trasmesso proprio dal Teatro Lirico2Grasso, Aldo, Storia della televisione italiana, Milano, Garzanti, 1992, p. 58.

Elena Giusti nel 1959, sulla passerella del Teatro Lirico per "Il diplomatico", l'ultima sua interpretazione prima del ritiro dalle scene.

Elena Giusti nel 1959, sulla passerella del Teatro Lirico per “Il diplomatico”, l’ultima sua interpretazione prima del ritiro dalle scene.

Il periodo seguente alla ricostruzione in Italia portò probabilmente una certa modifica nei gusti del pubblico, meno attratto dalle leggerezze del varietà e della rivista. Le fortune di tali spettacoli divennero alterne: al successo del Rugantino con Nino Manfredi (1962), per esempio, segui l’insuccesso di Sogno di un Walter con  Walter Chiari.

Poi il cambiamento definitivo, nel 1964, con l’abbandono delle attività teatrali di Suvini e Zerboni, che avevano fatto crescere il Lirico fin dai primi del Novecento e l’avevano portato avanti anche quando, nel 1926, era diventato proprietà del Comune di Milano.

Il Teatro Lirico venne quindi affidato al Piccolo Teatro, realizzando così il progetto di Giorgio Strehler e Paolo Grassi di avere accesso a uno spazio più ampio rispetto alla sala di via Rovello e chiudendo l’era del varietà e della rivista in quella di via Larga.

Dopo numerosi rimandi, ha riaperto i battenti nel dicembre 2021 con il nuovo nome Teatro Lirico Giorgio Gaber ».


Video

Interviste durante la preparazione della rivista Giove in doppiopetto, in scena al Lirico nel ’54 (La settimana Incom 01131 del 11/08/1954).
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In cartellone

Selezione3L’elenco, che non ha pretese di esaustività, è compilato sulla base della consultazione dei quotidiani dell’epoca e dei volumi Le stelle del varietà (di Angelo Olivieri e Alberto Castellano, Gremese Editore, 1989) e Sessappiglio, gli anni d’oro del teatro di rivista (di Morando Morandini, Edizioni Il Formichiere, 1978) degli spettacoli di varietà, rivista e commedie musicali in cartellone al Teatro Lirico di Milano dal 1935 al 1963.

1935-36
Dura ancora, di Oreste Biancoli, Dino Falconi, con Vittorio De Sica, Umberto Melnati, Giuditta Rissone

1936-37
Bertoldissimo, di Angelo Frattini, Dino Falconi, con Fratelli De Rege

La locandina di "Bertoldissimo", proposto al Teatro Lirico nella stagione 1936-37 (immagine tratta dal volume "Follie del varietà" a cura di De Matteis, Lombardi, Somaré)

La locandina di “Bertoldissimo”, proposto al Teatro Lirico nella stagione 1936-37 (immagine tratta dal volume “Follie del varietà” a cura di De Matteis, Lombardi, Somaré)

1939-40
Finalmente un imbecille, di Nelli, Mario Mangini, con Titina De Filippo, Nino Taranto
Divertiti stasera, di Michele Galdieri, con Pina Renzi, Franco Coop, Vera Worth, Lucia D’Alberti

1940-41
Non c’è radio senza spine, di Ricci, Benini, Gori, Gherlizza, con Otello Boccaccini, Michele Montanari, Alfredo Clerici, Gilberto Mazzi, Paola Paola
Vicino alle stelle, di Nuto Navarrini, con Nuto Navarrini, Lina Gennari, Vera Rol, Oscar Carboni
Una sera di festa, di Giuliano, Alfredo Bracchi, Carlo Rizzo, con Macario, Wanda Osiris, Bruno e Brani, Carlo Rizzo
Fantasia musicale, con il Trio Lescano, Natalino Otto, Silva e Ferrara, Elena Giusti

1942-43
Cortometraggio d’amore, di Nuto Navarrini, con Nuto Navarrini, Vera Rol, Alda Mangini
Il grillo al castello, di Macario, Carlo Rizzo, Anacleto Francini, con Macario, Olga Villi, Bruno Rexford, Paola Paola, Carlo Rizzo

1943-44
Cosa succede a Copa Cabana?, di Alfredo Bracchi, Giovanni D’Anzi, con Wanda Osiris, Carlo Dapporto
Non si potrebbe, ma…, con i Fratelli De Rege, Picinelli, il Quartetto Cetra, Lucia Mannucci, Natalino Otto, Gorni Kramer

1944-45
La donna e il diavolo, di Emilio De Martino, con Wanda Osiris, Renato Mariani, Ermanno Roveri
Ma cos’è questa pace?, di Mario Amendola, Renato Maddalena, con Renato Maddalena

1945-46
Moulin Rouge, di Kiki, con Macario
E il cielo si coprì di stelle, di Aldo Rubens, con Marisa Maresca, Antonio Gandusio, Walter Chiari

1946-47
Com’era verde la nostra valle, con Nino Taranto, Dolores Palumbo, Maria Landi, Lauretta De Lauri, Rosetta Pedrani, Giulio Marchetti, Amedeo Girard

Locandina di "Com'era verde la nostra valle", che debuttò al Teatro Lirico di Milano nel '46 (immagine tratta dal volume "Il teatro di rivista" di A. Polacci)
Locandina di “Com’era verde la nostra valle”, che debuttò al Teatro Lirico di Milano nel ’46 (immagine tratta dal volume “Il teatro di rivista” di A. Polacci)

1947-48
Melodie ‘47, con Alberto Rabagliati, Pietro De Vico, Anna Campori
Chicchirichì, di Dino Gelich, Alfredo Bracchi, Giovanni D’Anzi, con Carlo Dapporto, Marisa Merlini, Delia Lodi
Quando spunta la luna in Italy, di Manfredi Cotone, con Pietro De Vico, Anna Campori, Lucy D’Albert
Oklabama, di Mario Amendola, Ruggero Maccari, con Macario, Marisa Merlini

1948-49
Al Grand Hotel, di Garinei & Giovannini, con Wanda Osiris, Gianni Agus, Dolores Palumbo
Buon appetito, di Michele Galdieri, con Carlo Dapporto, Delia Lodi, Maria Donati, Harry Feist
Fortissimo, di Dino Falconi, Angelo Frattini, con Quartetto Cetra, Gorni Kramer

1949-50
Castellinaria, di Mario Amendola, Ruggero Maccari, Dino Gelich, con Ugo Tognazzi, Lia Cortese, Lia Rainer, Erika Sandri
Sogni di una notte di questa estate, di Garinei & Giovannini, con Wanda Osiris, Renato Rascel, Dolores Palumbo, Gianni Agus, Nicholas Brothers
Appuntamento in palcoscenico, di Nelli, Mario Mangini, con Nino Taranto, Enzo Turco, Lucy D’Albert, Conchita Montez, Pamela Palma

1950-51
Carosello napoletano, di Ettore Giannini, con Vittorio Caprioli, Giacomo Rondinella, Marisa Firmiani, Rosita Lupi
Snob, di Michele Galdieri, con Carlo Dapporto, Alda Mangini, Giulio Marchetti, Silvana Blasi, Toni Ucci, Vera Venier, Norman Thompson
Quel treno che si chiama desiderio, di Alfredo Bracchi, Dino Gelich, Giovanni D’Anzi, con Ugo Tognazzi, Tina De Mola, Erika Sandri, Gilda Marino, Vera Rol

1951-52
Sogno di un Walter, di Carlo Silva, Italo Terzoli, con Walter Chiari, Dorian Gray, Carlo Campanini
Sul cocuzzolo del tuo cuore, di Michele Galdieri, con Carlo Dapporto

1952-53
Ciao fantasma, di Giulio Scarnicci, Renzo Tarabusi, con Ugo Tognazzi, Elena Giusti
Cavalcata… a piedi, con Mario Carotenuto, Armando Fineschi, Rosalia Maggio, Katina Ranieri
Sciò, sciò, di Nelli, Mario Mangini, con Nino Taranto, Dolores Palumbo, Franco Scandurra, Vera Venier

Il "Mambo della Vendemmia" in "Giove in doppiopetto" di Garinei e Giovannini in scena al Teatro Lirico di Milano nel 1954 (immagine tratta dal volume "Sentimental" di Cirio e Favari)

Il “Mambo della Vendemmia” in “Giove in doppiopetto” di Garinei e Giovannini in scena al Teatro Lirico di Milano nel 1954 (immagine tratta dal volume “Sentimental” di Cirio e Favari)

1953-54
Baracca e burattini, di Mario Amendola, Ruggero Maccari, con Carlo Dapporto, Lauretta Masiero, Delia Lodi, Bruno Bran, Bruno Var
Barbanera… bel tempo si spera, di Giulio Scarnicci, Renzo Tarabusi, con Elena Giusti, Ugo Tognazzi, Raimondo Vianello, Maria Palumbo
Giove in doppiopetto, di Garinei & Giovannini, con Carlo Dapporto, Delia Scala, Lucy D’Albert, Gianni Agus, Franca Gandolfi, Annabella Cerliani, Tommy Linden Ballett
Tutte donne meno io, di Giulio Scarnicci, Renzo Tarabusi, con Macario, Carla Del Poggio, Fulvia Colombo, Amru Sani, Mimma Rizzo

1954-55
Tobia la candida spia, di Garinei & Giovannini, con Renato Rascel, Flora Medini, Alba Arnovam Luigi Pavese, Enzo Garinei, Ondina Di San Giusto, Rosalina Neri, Paolo Ferrari
Passo doppio, di Giulio Scarnicci e Renzo Tarabusi, con Ugo Tognazzi, Dorian Gray, Gino Bramieri, Raimondo Vianello, Valeria Fabrizi,  Silvana Blasi, Toni Ucci, Biancamaria Fabbri, Norman Lawrence

1955-56
La Granduchessa e i camerieri, di Garinei & Giovannini, con Wanda Osiris, Riccardo Billi, Mario Riva, Alba Arnova, Gino Bramieri, Adriano Rimoldi, Ernesto Bonino, Diana Dei, Franchina Cerchiai
La padrona di Raggio di Luna, di Garinei & Giovannini, con Andreina Pagnani, Ernesto Calindri, Lauretta Masiero, Robert Alda
Campione senza volere, di Giulio Scarnicci, Renzo Tarabusi, con Ugo Tognazzi, Hélène Remy, Jula De Palma

1956-57
E tu biondina, di Mario Amendola, Ruggero Maccari, con Macario, Sandra Mondaini, Liana Rovis, Elena Sedlak, Alberto Sorrentino
Okay Fortuna!, di Renzo Puntoni, Italo Terzoli, con Wanda Osiris, Raimondo Vianello, Gino Bramieri, Giustino Durano, Genny Folchi, Ulla Lynn
Carlo non farlo, di Garinei e Giovannini, con Carlo Dapporto, Lauretta Masiero, Lisetta Nava, Carlo Rizzo, Gino Ravazzini, Elio Pandolfi, Ondina Di San Giusto, Valeria Fabrizi, Marisa Ancelli, Mino Mari, Graziella Tolusso, Quartetto Cetra, Charley Ballet
Gli italiani sono fatti così, di Metz, Marchesi, Verde, con Riccardo Billi, Mario Riva, Alba Arnova, Victor Ferrari, Diana Dei, Isa Di Marzio, Paolo Ferrari, Nino Manfredi, Gianni Bonagura, musiche di Lelio Luttazzi

1957-58
Non sparate alla cicogna, di Mario Amendola, Ruggero Maccari, con Macario, Sandra Mondaini, Juliet Prowse, Giulio Marchetti, Franca Tamantini
L’adorabile Giulio, di Garinei e Giovannini, con Carlo Dapporto, Delia Scala, Paolo Panelli, Teddy Reno, Mario Castellani, Renata Negri, Valeria Fabrizi
I fuoriserie, di Puntoni e Terzoli, con Wanda Osiris, Raimondo Vianello, Gino Bramieri, Giustino Durano, Carlo Rizzo, Ondina Di San Giusto

1958-59
Chiamate Arturo 777, di Bruno Corbucci, Gianni Grimaldi, con Macario, Marisa Del Frate, Lucy D’Albert, Solvejg D’Assunta
Il diplomatico, di Scarnicci e Tarabusi, con Carlo Dapporto, Elena Giusti, Mario Scaccia, Aldo Pierantoni, Guido Lazzarini, Renata Mauro, Edmea Lari, francesca benedetti, Giorgio Bonora, Evaldo Rogato, Renato Tovagliari, Nadia Bianchi, le Bluebell, musiche di Lelio Luttazzi

1959-60
Una storia in blue jeans, di Bruno Corbucci, Gianni Grimaldi, con Macario, Carlo Campanini, Lucy D’Albert, Valeria Fabrizi
Il rampollo, di Giulio Scarnicci, Renzo Tarabusi, con Carlo Dapporto, Marisa Del Frate, Bluebelles
Un juke-box per Dracula, di Marchesi, Puntoni, Terzoli, con Sandra Mondaini, Raimondo Vianello, Renzo Montagnani, Gino Bramieri, Carlo Ninchi, Genny Folchi, Budd Thompson
Un mandarino per Teo, di Garinei e Giovannini, con Walter Chiari, Sandra Mondaini, Ave Ninchi, Riccardo Billi, Anne Marie Delos, Carlo Delle Piane, Annie Gorassini, Chum Kem

1960-61
Zücc e melün, la sô stagiûn, di Felice Musazzi, con I Legnanesi

1961-62
Il tiranno, di Giulio Scarnicci, Renzo Tarabusi, con Carlo Dapporto, Claudia Mori, Ave Ninchi, Alberto Bonucci
Enrico ‘61, di Garinei & Giovannini, con Renato Rascel, Enrico Venutti, Gianrico Tedeschi, Clelia Matania, Gloria Paul

1962-63
Babilonia, di Ruggero Maccari, con Carlo Dapporto, Paolo Carlini, Marisa Merlini, Bluebelles
Così, per ridere, di Attilio Spiller, Gustavo Palazio, con Alvaro Alvisi, Maria Monti, Tonini Nava, Rita Cadillac


 

Note

Note
1 Possenti, Francesco, I teatri del primo Novecento, Roma, Lucarini, 1984, p. 102
2 Grasso, Aldo, Storia della televisione italiana, Milano, Garzanti, 1992, p. 58
3 L’elenco, che non ha pretese di esaustività, è compilato sulla base della consultazione dei quotidiani dell’epoca e dei volumi Le stelle del varietà (di Angelo Olivieri e Alberto Castellano, Gremese Editore, 1989) e Sessappiglio, gli anni d’oro del teatro di rivista (di Morando Morandini, Edizioni Il Formichiere, 1978)