Il Teatro Diana era parte integrante del Kursaal Diana, comprendente un albergo, un ristorante, un salone da ballo1Canella, Guido, Il sistema teatrale a Milano, Bari, Dedalo, 1966, p. 103, completando l’offerta dei Bagni di Diana.
Il complesso, situato in viale Piave 42 a Milano, venne inaugurato il 1° ottobre 1908.
L’architetto del teatro era Achille Manfredini, uno dei maggiori esponenti dello stile floreale milanese.
L’impianto della sala del Diana è, in origine, quello tradizionale del caffè-concerto, in dimensioni amplificate. Tavolini e sedie, palcoscenico con attrezzature ridotte, una galleria per chi vuole assistere allo spettacolo ma non ha mezzi per sedersi al tavolino2Manzella, Domenico e Pozzi, Emilio, I teatri di Milano, Milano, U. Mursia & C., 1971, p. 149.
Anche questo teatro, come molti altri in città, era gestito dalla Società Suvini – Zerboni.
Come ogni Kursaal, anche questo milanese era pensato soprattutto per i turisti. La programmazione artistica era studiata di conseguenza e, quindi, decisamente orientata verso l’intrattenimento leggero, come spettacoli di varietà e operette.
Proprio un’operetta, La Mazurka blu di Franz Lehar con la “Compagnia Italiana di opere comiche e operette Ivan Darclée”, era in scena la sera del 23 marzo 1921, quando un attentato dinamitardo fece una strage tra pubblico e artisti, con un bilancio finale di 21 morti e 80 feriti.
Scrisse il Corriere della Sera il giorno successivo:
Verso le ore 23 era da poco sceso il velario sull’ultima scena del secondo atto della Mazurka bleu, quando la bomba, posata a terra e – a quanto si è saputo poi – racchiusa in una cassetta di ferro, scoppiò con fragore formidabile.
La scena immediata che ne seguì fu spaventosa3Anonimo, “Scoppio di una bomba e orrenda strage al teatro Diana a Milano”, Corriere della Sera, 24.3.1921, p. 1.
La strage di matrice anarchica provocò immediatamente delle razioni di rappresaglia dal fronte opposto, con bombe contro la redazione del quotidiano socialista Avanti! e l’incendio della sede del giornale Umanità Nova.
Il teatro venne risistemato nel giro di un mese e il 22 aprile riprese la sua programmazione regolare fino al 1928. In seguito divenne una sala cinematografica che chiuse i battenti nel 1989.
Nel 1994 l’albergo fu acquistato dalla catena Starwood Hotel & Resorts che, in seguito, lo trasformò nell’attuale Sheraton Diana Majestic.
Video
Dei Bagni di Diana, creati nel 1842, è disponibile un filmato realizzato dalle produzioni Lumière nel 1896 (scheda nel catalogo Lumière), conservato anche alla Fondazione Cineteca Italiana e proposto on line sia da questa che da British Pathé.