Conosciuto anche come Teatro San Martino, venne aperto nel 1907 nella parte ovest della Galleria del Corso, al posto di un piccolo teatro male in arnese attivo qualche anno prima.
I due padri della nuova attività furono Bernardo Papa, proprietario di altri teatri sia a Milano (l’Odeon) che a Parigi, e l’industriale Desiderio Pavoni1Valentini, Paola, La scena rubata: il cinema italiano e lo spettacolo popolare, 1924-1954, 2002, Vita e Pensiero, Milano, p. 80..
Quest’ultimo, impegnato nello sviluppo della sua occupazione principale (l’azienda di macchine per il caffè La Pavoni), lasciò rapidamente il teatro al socio.
L’esperienza internazionale di Papa gli permise di allestire subito una programmazione di alto livello. Così, in breve tempo, il San Martino divenne un ritrovo alla moda frequentato dalla nobiltà, dagli ufficiali del terzo Reggimento “Savoia Cavalleria” e dall’alta borghesia2Ramo, Luciano, Storia del Varietà, Milano, Garzanti, 1956, p. 73..
Sul palco del San Martino si esibirono artisti come Anna Fougez, Odoardo Spadaro, Elvira Donnarumma, Lydia Johnson, Gino Franzi, Gennaro Pasquariello, Ettore Petrolini, Peppino Villani.
Nel 1915 vi approdò anche Mistinguett, la regina del Moulin Rouge, durante la sua prima tournée italiana, con la sua rivista C’est la mode.
In seguito alla vendita, il San Martino venne chiuso nel 1926 per poi essere ricostruito e riaperto alla fine del ’28 come Teatro Excelsior.