Salone Caffè Concerto Morisetti

Il Ristorante Salone Caffè Concerto Morisetti venne fondato nel 18911Pretini, Giancarlo, Spettacolo leggero: dal music-hall, al varietà, alla rivista, al musicalUdine, Trapezio libri, 1997, p. 43. in quella che oggi è l’area del Planetario dei Giardini Pubblici “Indro Montanelli” di Porta Venezia a Milano2Manzella, Domenico e Pozzi, Emilio, I teatri di Milano, Milano, U. Mursia & C., 1971, p. 134..

L’ideatore di questo piccolo café-chantant – il primo a Milano3“Café Chantant”, anno 1, gennaio 1910, p. 27. – fu Attilio Morisetti, amante del teatro ma probabilmente alla sua prima avventura imprenditoriale nel settore. Nonostante questo, ne fece un apprezzato ritrovo per la piccola e media borghesia, proponendo spettacoli di varietà.

Locandina del Teatro Morisetti di Milano. Tra gli artisti in programma anche Ettore Petrolini.
Locandina del Teatro Morisetti di Milano. Tra gli artisti in programma anche Ettore Petrolini.

Trovandosi nella zona di Porta Venezia, durante i moti di Milano del 1898 (6-9 maggio) il locale subì alcuni danni nella parte esterna. Ma questo non fermò l’intraprendente Attilio Morisetti che, appena abolito lo stato d’assedio…

… riapre le «porte insanguinate […] per tenere su il morale della cittadinanza» con del buon champagne della vecchia riserva.

A codesta riserva di spumante – Morisetti si dà fondo grazie alle “signorine del locale” […] alle quali è fatto obbligo per contratto di trattenersi nel locale dopo lo spettacolo per contribuire alla consumazione della riserva di spumante.

L’antisala del teatrino […] è fornita di speciali lampadine colorate, le quali si accendono una dopo l’altra a mano a mano che una bottiglia è stappata. Le lampadine sono venticinque, e quando sono accese tutte, gli accessi al teatro da Corso Venezia vengono sbarrati per concedere maggiori liberà alla clientela del dopo-teatro4Ramo, Luciano, Storia del Varietà, Milano, Garzanti, 1956, p. 71..

La testimonianza rende l’idea di quanto, oltre a essere luogo di spettacolo, questo caffè concerto fosse appunto anche luogo di ritrovo e divertimento conviviale (per quanto non sempre ortodosso).

Negli anni, il locale ospitò numerosi artisti di rilievo: Maria Campi (la leggendaria inventrice della “mossa”), Ersilia Sampieri, Yvonne De Fleuriel, Maldacea, Gino Franzi e anche Petrolini5Piantanida, Sandro, I caffè di Milano, Milano, Mursia, 1969, p. 216.. Il quale, prima della sua tournée in America Latina, nell’aprile del 1907 si esibì al Morisetti per la prima volta nella sua celebre canzone I Salamini.6Associazione Culturale Witz (a cura della), Petrolini, catalogo della mostra a palazzo Braschi, Roma, 12 ottobre – 18 novembre 1982, De Luca Editore, Roma, 1982. A curare la traduzione dell’originale francese di Dranem fu il comico milanese Primo Cuttica 7De Angelis, Rodolfo, Storia del café chantant, Milano, Editrice Il Balcone, 1946, p. 105, celebre per la sua macchietta del soldato.

Il locale cessò la sua attività in concomitanza con l’inizio della Prima Guerra Mondiale.


Note

Note
1 Pretini, Giancarlo, Spettacolo leggero: dal music-hall, al varietà, alla rivista, al musicalUdine, Trapezio libri, 1997, p. 43.
2 Manzella, Domenico e Pozzi, Emilio, I teatri di Milano, Milano, U. Mursia & C., 1971, p. 134.
3 “Café Chantant”, anno 1, gennaio 1910, p. 27.
4 Ramo, Luciano, Storia del Varietà, Milano, Garzanti, 1956, p. 71.
5 Piantanida, Sandro, I caffè di Milano, Milano, Mursia, 1969, p. 216.
6 Associazione Culturale Witz (a cura della), Petrolini, catalogo della mostra a palazzo Braschi, Roma, 12 ottobre – 18 novembre 1982, De Luca Editore, Roma, 1982.
7 De Angelis, Rodolfo, Storia del café chantant, Milano, Editrice Il Balcone, 1946, p. 105